sabato 12 gennaio 2013

Maravilloso mostrar (Gaudì - Messi)

Lionel Messi
E' sorprendente notare quanto hanno in comune questi due artisti Messi e Gaudì. Lionel Andrés Messi è un calciatore argentino, attaccante del Barcellona e della Nazionale argentina, di cui è il capitano. Ha vinto 4 palloni d'oro, e a forza di goal sta superando ogni record; riassumo la sua carriera e le sue doti in una frase detta da Maradona « Il pallone gli resta incollato al piede; ho visto grandi giocatori nella mia vita, ma nessuno con un controllo di palla come quello di Messi. » Non è tanto importante la frase, ma è importante chi dice la frase.
Antoni Gaudì
Cosa accomuna Messi a Gaudì?? La fantasia, l'affetto per Barcellona, il desiderio di avere uno stile personale e l'essere ricordati come il migliore.
Messi veniva affascinato dalle giocate di Maradona, Pelè e Falcão, l'architetto catalano veniva affascinato da autori come Viollet-le-Duc, Ruskin, Wagner. La carriera di Gaudì è iniziata grazie ad un noto imprenditore Eusebio Guell, che dopo aver visto una nota opera di Gaudì, Casa Vicens, l'imprenditore gli commissiona vari progetti, tra cui la casa dell'imprenditore Guell a Barcellona, Palau Guell, e un parco per i suoi operai che aveva nelle sue industrie tessili in Spagna chiamata Colonia Guell che succesivamente fu chiamato Parco Guell. Tutto ciò però fu solo l'inizio della carriera di Gaudì perchè successivamente fece le due più grandi opere della sua carriera, Casa Milà che fu ispirata al Montserrat (montagna più importante della Spagna ), creata in uno stile favoloso, balconi ondulati, con intrecci di ferro e pietra, colori sobri e accesi allo stesso tempo. Ma l'opera che segnò del tutto la carriera e che fa ricordare ancora oggi questo fantastico architetto è la Sagrada Familia, in quest'opera sfocia non solo la sua arte gotica ma anche il suo stile raffinato e decorativo, molto incoerente con le teorie di Le-Duc che non apprezzano le decorazioni.



It 'amazing to note how these two artists have in common Messi and Gaudi. Lionel Andrés Messi is an Argentine football striker of Barcelona and the Argentine national team, of which he is the captain. He won 4 gold balloons, and by dint of goals is going through each record, summarize his career and his skills in a sentence said by Maradona 'The ball remains glued to the foot, I have seen great players in my life, but none with a ball control like Messi. "It is not so important to the sentence, but it is important to those who say the phrase.

Antoni Gaudi

What unites Messi at Gaudi? The imagination, affection for Barcelona, the desire to have a personal style and be remembered as the best.

Messi was fascinated by the play of Maradona, Pele and Falcão, the Catalan architect was fascinated by authors such as Viollet-le-Duc, Ruskin, Wagner. Gaudi's career began thanks to a well-known businessman Eusebio Guell, that after seeing a famous work of Gaudi, Casa Vicens, the entrepreneur commissioned various projects, including the home of the entrepreneur Guell in Barcelona, ​​Palau Guell, and a park for his workers he had in his textile industries in Spain called Colonia Guell which subsequently was called park Guell. But all this was only the beginning of the career of Gaudi because then made ​​the two greatest works of his career, Casa Mila, which was inspired by the Montserrat (Spain's most important mountain), created in a style fabulous, undulating balconies, with plots of iron and stone, sober colors and turned on at the same time. But the work that marked the career and everything he does still remember this great architect is the Sagrada Familia, in this leads not only his Gothic art but also its refined style and decorative, very inconsistent with the theories of Le-Duc who do not appreciate the decorations.




Casa Milà
    
Sagrada Familia

Metodo italiano (Giuseppe Terragni, Giò Ponti - Andre Pirlo)

Giò Ponti
Andrea Pirlo
Andrea Pirlo, è considerato il più grande centrocampista italiano, Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006 e vice-campione d'Europa agli Europei 2012. E' considerato un giocatore "vecchio-stile", fa le cose essenziali, è molto concreto e questo anche grazie al suo controllo di palla. Essendo un "playmaker" si è fatto rincorrere dai migliori giocatori del mondo. Noi italiani nel 1900 siamo stati costretti a rincorrere, no dal punto di vista sportivo ma dal punto di vista artistico, infatti, ci sono voluti molti anni per avere un'architettura nazionale, rispetto a paesi come la Francia, Germania, Spagna o Inghilterra. Due dei migliori architetti, insieme a Margherita Sarfatti, Antonio Sant'Elia, Fortunato Depero e il magnifico Piero Portaluppi, furono Giuseppe Terregni e Giò Ponti. Tutti questi architetti erano chiamati a costruire opere moderne in un paese considerato troppo retrogrado.
Giò Ponti è il maggior talento italiano,il miglior architetto del 900, con le sue creazioni non spaventò la borghesia italiana ma la affascinò; creò il Domus, rivista dove lui parlava d'arte a 360° (strutture, riviste, moda, designer), progettava di tutto dai vasi alle case, dai tavolini ai palazzi. Alla fine degli anni 20 progettò delle case a basto costo per borghesi, chiamati da lui i domus, in questa circostanza l'archietto offrì a queste famiglie tutti i servizi, da architetto ad ingegnere a designer.
Giuseppe Terragni
Per quanto riguarda Terragni fu diverso, perché questo architetto non aveva un carattere alla Andrea Pirlo  (che anche con la tensione del mondo sulle spalle, ai rigori contro l'Inghilterra nel 2012 sul risultato di 1-2 per l'Inghilterra, Andrea Pirlo rischia un "CUCCHIAIO" che accende le speranze ai compagni e all'Italia intera, portando il risultato su 2-2, fu sinonimo di grandissima personalità e coraggio da parte del regista italiano; Terragni non l'avrebbe mai fatto), ma aveva molto paura delle polemiche che si sarebbero create sulle sue opere, la borghesia non voleva che questa "macchina" moderna strumentalizasse la vita umana. Le opere più importanti di Terragni furono molte tra cui, Casa Lavezzari, Casa Rustici a Milano, Novocomum nel 1929 a Como, la Casa del Fascio per Mussolini.   Andrea Pirlo, is considered the greatest Italian midfielder, World Champion with the Italian national team in 2006 and vice-champion of Europe to the Euro 2012. It 'a player considered "old-style", does the basics, is very real and this is also thanks to its control of the ball. Being a "playmaker" was done chasing the best players in the world. We Italians in 1900 we were forced to chase, not from the sporting point of view but from the artistic point of view, in fact, it took many years for a national architecture, compared to countries such as France, Germany, Spain and England. Two of the best architects, along with Margherita Sarfatti, Antonio Sant'Elia, Fortunato Depero and the magnificent Piero Portaluppi, were Joseph Terregni and Gio Ponti. All of these architects were called to build modern works in a country considered too retrograde.
Gio Ponti is the most talented Italian, the best architect of 900, with his creations, not frightened but fascinated the Italian bourgeoisie, created the Domus magazine where he talked about art at 360 ° (structures, magazines, fashion, designer) he designed everything from vases to homes, from tables to buildings. At the end of the 20 planned houses to saddle cost to middle class, called by him the domus, in this circumstance the archietto offered to these families all services, from architect to engineer designer.
Giuseppe Terragni
Regarding Terragni was different, because the architect did not have a character to Andrea Pirlo (that even with the tension of the world on his shoulders, on penalties against England in 2012 on the result of 1-2 to England, Andrea Pirlo likely a "SPOON" that ignites hopes to companions and the whole of Italy, bringing the result of 2-2, was synonymous with great personality and courage on the part of the Italian director, Terragni would never have done), but had very afraid the controversy that would have created his works, the bourgeoisie did not want this "machine" strumentalizasse modern human life. The most important works of Terragni were many including, Lavezzari House, Casa Rustici in Milan, Novocomum in 1929 in Como, the Casa del Fascio for Mussolini.

Novocomum
Casa del Fascio

mercoledì 9 gennaio 2013

Sembra semplice (Adolf Loos - Javier Zanetti)

File:Zanetti finale.jpg
Javier Zanetti
File:Loos2.png
Adolf Loos
La semplicità non è una qualità che ne architetti ne giocatori di calcio usano molto, anzi di solito architetti come Gaudì, Wright che cercavano di decorare per rendere la loro opera magnifica, un po' come i calciatori Messi, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Ronaldinho e tanti altri che hanno portato ai massimi livelli le loro carriere grazie a giocate e goal spettacolari.
Javier Zanetti ha fondato la sua vita calcistica sulla semplicità, e nato a Buenos Aires, 10 agosto 1973 è un calciatore argentino, difensore o centrocampista dell'Inter, squadra della quale è capitano dal 1999, dopo l'addio di Giuseppe Bergomi, e della Nazionale argentina, di questa ha invece portato per lungo tempo la fascia, dal 2003 al 2009. Questo grande giocatore può essere associato ad un importantissimo architetto, Adolf Loos che ha reso grande la sua epoca grazie a delle opere semplici, a volte considerate anche troppo dure per chi le osservava. Loos diceva che la sua civiltà con grande fatica è riuscita a liberarsi degli ornamenti e che è stato un bene che sono riusciti a sbarazzarsi dell' "inutile".
L'architetto crea anche una sua rivista (Das Andere = Altro), e tra le sue tante opere costruisce Casa Steiner a Vienna, Casa Muller nel 1922 e un palazzo Looshaus in Michaelerplatz considerato del tutto anti urbano, perché questo palazzo è molto semplice ed è circondato da palazzi imperiali, quindi molto sfarzosi e pieni di decorazioni, con questa opera viene criticato e gli viene dato dell'incoerente a causa della poca uniformità che c'è tra il palazzo Looshaus e le altre costruzioni.
Chicago Tribune
Casa Muller
Infine Loos diventa famoso grazie alla sua costruzione, il Chicago Tribune nel 1922.

Cercando il meglio ( Le Corbusier - Maradona )

Diego Armando Maradona
Diego Armando Maradona noto anche come El Pibe de Oro (Il Ragazzo d'Oro) è un grande allenatore attualmente, ed è stato uno dei più grandi giocatori al mondo se non il più grande giocatore.
Le Corbusier
Charles-Edouard Jeanneret-Gris noto soprattutto come Le Corbusier è stato uno dei più grandi architetti, designer, urbanista e pittore.


 Cosa accomuna questi due grandi uomini? La risposta è semplice ed intuitiva, il creare, l'ossessione nel diventare i migliori facendo al meglio ciò che sapevano fare bene, l'uno creare goal mai visti fin ora, l'altro essere il padre fondatore del Movimenti Moderni creando modelli di costruzioni mai visti fino a quell'epoca.
Il goal più importante di Maradona fu quello chiamato "Mano de Dios" (spagnolo per Mano di Dio) indica nel calcio la rete segnata di mano, quindi irregolarmente, da Diego Armando Maradona nei quarti di finale del Mondiale 1986 il 22 giugno 1986 ai danni dell'Inghilterra. L'Argentina vinse la partita, disputatasi allo Stadio Azteca di Città del Messico, con il risultato 2-1 e si laureò in seguito campione del mondo dopo aver battuto il Belgio in semifinale e la Germania in finale.
Per Le Corbusier è più difficile definire un'opera la più importante, perché mentre Maradona segnava la sua carriera a suon di goal, nella sua lunghissima carriera dell' architetto, durata – dai primissimi passi della "Villa Fallet" – quasi 60 anni, realizzò 75 edifici in 12 nazioni, una cinquantina di progetti urbanistici, tra cui il piano di fondazione di una nuova città, Chandigarh la capitale del Punjab in India, centinaia di progetti non realizzati, tra cui due importanti in Italia.
Base strutturale (Dom-ino)
Creò un modo innovativo di costruire e fu quello del Dom-ino; cioè costruire la base strutturale delle strutture secondo dei "moduli".
Il principale contributo di Le Corbusier all'architettura moderna consiste nell'aver concepito la costruzione di abitazioni ed edifici come fatti per l'uomo e costruiti a misura dell'uomo; ma non solo, riuscì anche a costruire arredi a seconda dello stile dell'architettura e a seconda della necessità dell'essere umano.
Ville Radieuse
Un'opera molto importante dell'architetto fu Ville Radieuse perchè ristabilì il rapporto tra uomo-natura, fece un complesso di edifici governativi, università, aeroporto e stazione ferroviaria centrale; che purtroppo non furono mai realizzate e di conseguenza ci ha lasciato questo modello teorico straordinario di spazi di edifici-natura.

Spunti giapponesi (Frank Lloyd Wright - Yuto Nagatomo)

Yuto Nagatomo difensore interista, dotato di grande personalità, forza d'animo, corsa e di grandi capacità atletiche, è schierato come terzino sinistro e ha il compito di difendere fino alla morte e di castigare le difese avversarie cercando di trovare soluzioni e spunti; gli stessi spunti che un architetto americano, di nome Frank Lloyd Wright ha cercato di studiare dalla nazione dov'è nato Yuto, il Giappone.
Wright capì da questi viaggi giapponesi che ogni casa di quei luoghi, aveva una sorta di collegamento con la natura, infatti, egli cercava in ogni modo di portare "dentro" ciò che stava "fuori".
Molte furono le opere importanti, ma in particolare ci furono le casa a Chicago nell Oak Park e la Fallingwater o Casa sulla cascata, quest'ultima è una casa immersa completamente nella natura.
 Da Wright fu introdotto un coccetto importantissimo è la Prairie house, il tema principale era quello di trovare alla famiglia, un "rifugio" nella casa, dalle avversità della vita.



Nel Oak Park costruì anche la sua casa-studio, dove in questa struttura compose un focolare al centro del fabbricato, che simboleggiava unione, luce e calore della famiglia; come le case giapponesi si fondano sul tatami, le case di Wright si fondano sul camino.

Fortezza napoletana (Maschio Angioino - Cannavaro)













Paolo Cannavaro: "Per il Napoli voglio essere quello che è Totti per la Roma: la bandiera". Questo ragazzo di 32 anni, capitano del Napoli, non solo vuole essere la bandiera, ma vuole creare della sua difesa una vera e propio fortezza; ma i cittadini partenopei già hanno visto una grande fortezza, non fatta di carne ed ossa per difendere una porta, ma fatta di pietre e mattoni per difendere una città, ed è il Maschio Angioino costruito nel XV secolo. Del aspetto della fortezza angioina non si conosce molto, della quale sopravvive la sola cappella palatina. Il castello ricostruito da Alfonso d'Aragona si presenta di pianta irregolarmente trapezoidale ed era difeso da cinque grandi torri cilindriche, quattro rivestite di piperno e una in tufo, e coronate da merli su beccatelli. Le tre torri sul lato rivolto verso terra, dove si trova l'ingresso, sono le torri "di San Giorgio", "di Mezzo" e " di Guardia" (da sinistra a destra), mentre le due sul lato rivolto verso il mare prendono il nome di torre "dell'Oro" e di torre "di Beverello" (ancora da sinistra a destra). Il castello è circondato da un fossato e le torri si elevano su grandi basamenti a scarpata, nei quali la tessitura dei blocchi in pietra assume disegni complessi, richiamando esempi catalani.




La scala interna ad ognuna delle torri, è chiamata volgarmente scala catalana. La stessa porta sul tetto del castello, dove in passato venivano poste le vedette di guardia per controllare dall'alto un eventuale arrivo dei nemici.
Sul lato settentrionale si apre, presso la torre "di Beverello", una delle finestre crociate della "sala dei Baroni"; mentre altre due finestre si affacciano sul lato orientale, una verso il mare e l'altra, lungo la parete di fondo della "cappella palatina", con monofora tra due strette torri poligonali. Protetto dall'altra torre angolare detta "dell'Oro", segue poi un corpo di fabbrica avanzato che, in origine, sosteneva una loggia e un tratto rientrante con due logge